"Il
corpo non si in ferma in punti localizzati, non può avere malato il
cuore o il fegato ed avere nel medesimo tempo gli altri organi sani.
Tutti i processi morbosi attaccano l'organismo intero in forma più o
meno accentuata, compromettendo tutte le difese organiche; si cade
quindi in un profondo errore quando si definisce un sintomo con il
nome di malattia, ad esempio, dell'udito, degli occhi. Questa malattia infatti non può rimanere isolata dal resto dell'organismo, perché il sangue che
circola nell'organismo infermo pochi secondi dopo circolerà nei
piedi, dopo essere passato per il cuore, il fegato, per i reni e I polmoni.
Le specialità mediche fanno un grosso errore, utilizzando la visione
“scientifica”, a pensare di curare le malattie localizzate su un
organo o un singolo apparato ignorando che non è possibile che il
corpo si ammali solo ed esclusivamente in forma locale: il malessere
è sempre generale e quindi va preso in esame l'interezza del sistema
organico.
Qualunque sia il nome con cui si manifesta una malattia, il
trattamento deve sempre procurare come fine ultimo la normalizzazione
della digestione del paziente, e attivare le sue eliminazioni,
compresa quella cutanea. Si spiega in questo modo, l'insuccesso delle droghe e di molte terapie utilizzate per porre
rimedio ai malesseri enunciati."
Tratto
dal libro " La medicina naturale alla portata di tutti" di M. Lezaeta Acharan
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